LA STAZIONE DI POSTA DI COCCAU

Ufficio Informazioni e servizi pista ciclabile:
Lungo il percorso della Pista ciclabile dal confine Austriaco verso Tarvisio è stato allestito un ufficio informazioni e servizi pista ciclabile che oltre a fornire informazioni sul comprensorio  ai ciclisti in transito è un punto  di ristoro con un ristorante e 10 posti letto.
Alcune informazioni sulla storia dell’edificio che ospita questo centro di accoglienza per i ciclisti

 

Le origini
La stazione di posta di Coccau si trovava in un antico edificio (vulgo Kanalaz) posto sull’antica via Romana e fu costruita probabilmente dalla famiglia Melchior che ne fu proprietaria dalla seconda metà del 700 in poi. Accanto ai locali per le incombenze specifiche di una stazione postale, c’erano probabilmente ambienti adibiti a ristoro e ad alloggi per i postiglioni.  Si può inoltre ritenere che presso la stazione di posta si cambiassero i cavalli e non è escluso che vi potessero essere riparate all’occorrenza le carrozze ed i carri. Infatti nell’ampio stallone costruito a breve distanza un ambiente sul lato ovest era destinato ai carriaggi, mentre la stalla vera e propria era posta sul lato est. Una tipica rampa, un tempo in legno ed ora in cemento, funge da accesso al grande fienile sovrastante.

La dogana
Presso l’edificio venne insediata tra il 1809 ed il 1813 la dogana di confine “Gogau” tra il regno d’Italia e l’Illiria Il ricevitore di quella dogana era un tale Luigi Giacomelli, che secondo la prassi in vigore inviava per il visto al ricevitore del registro Agostino Dorigo, che aveva l’ufficio a Malborghetto, il repertorio trimestrale della dogana.
Tutto ciò accadde in un momento particolare della storia della valle, quando dopo otto secoli di ordinamenti austriaci, per la prima volta si affacciò anche qui l’apparato burocratico napoleonico e italico.

Dal 1850 ai giorni nostri.
Dopo la soppressione del presidio confinario di Coccau l’edificio, che per poco aveva visto l’insediamento e poi l’abbandono dei funzionari italiani, venne nuovamente restituito all’uso privato di “Herr Jakob Melchior”, suddito austriaco benestante, documentato ancora nel 1850. In un anno imprecisato dopo la costruzione della nuova strada imperiale nel 1853 e il conseguente abbandono del vecchio tracciato stradale su cui si trova, passò in proprietà alla Signoria di Föderaun – Tarvis, che la destinò ad alloggio della guardia forestale di Coccau. La casa seguì così il destino delle proprietà della signoria, dal possesso privato del conte Max v. Arco Zinneberg nel 1876 a quello pubblico del Kärnterische Religionsfond del 1887, all’italiana Azienda Patrimoni Riuniti ex Economali del 1929, per finire al Fondo Ex Culto F.E.C. nel 1987.

 

Testi rielaborati a cura di Edo Piantadosi da:

La vecchia dogana napoleonica di “Gogau”  -  Valcanale Verde Anno VI n. 3-6-1991  di Raimondo Domenig